Progettare la città intelligente, reattiva e personalizzata del futuro. Per coniugare sviluppo economico, tecnologico e rispetto dell’ambiente

- Smart City: cosa è;
- Perché è necessario creare “Canicattì due”, Smart;
- Sperimentare e investire.;
- Per quale motivo una città non dovrebbe diventare “smart” ma nascere “smart?”
- Dunque;
- Smart Tunnels;
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Progettare la città intelligente del futuro richiede un approccio che coniuga sviluppo economico, tecnologico e rispetto dell’ambiente. Questo processo va dal progetto al collaudo, con l’obiettivo di creare una “Canicattì due” intelligente. Perché è necessario che una città nasca “smart” invece di diventare tale? E come si possono sperimentare e investire in “Smart Tunnels”?
Premessa:
ci siamo finalmente resi conto che le risorse del nostro pianeta non sono infinite. Pertanto, ogni nuova impresa o iniziativa deve considerare le potenziali conseguenze ambientali. Le città, dove si verificano i maggiori consumi globali di energia, acqua e aria, e gli edifici, che consumano e inquinano durante il loro ciclo vitale e la loro costruzione, devono adattarsi in modo sostenibile all’ambiente naturale. Questa necessità impone nuove restrizioni alla progettazione dell’ambiente edificato e richiede l’uso di nuove tecnologie, soluzioni ingegneristiche innovative, un nuovo ordine architettonico e una nuova espressione stilistica del contesto urbano. Come afferma l’architetto Zaha Hadid, “Credo che lo scopo possa essere raggiunto attraverso quello che noi chiamiamo parametricismo.
ARCHITETTURA PARAMETRICA, OVVERO COME CREARE L’IMPOSSIBILE.
Ovvero, l’inesorabile affinamento dei processi di progettazione, alimentato dalla prototipazione in uno spazio esclusivamente digitale, che ha consentito ad architetti e designer di ripensare i propri approcci
che danno vita a geometrie complesse, spingendo sempre più in là i confini di ciò che l’architettura può essere.
Una smart city utilizza le tecnologie informatiche per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, promuovere la sostenibilità ambientale e stimolare la crescita economica. Queste città utilizzano infrastrutture gestite da algoritmi e interconnesse tramite mainframe, che grazie all’intelligenza artificiale generativa, sono in grado di autogestirsi e organizzare tutte le attività sociali, fisiche ed economiche che coinvolgono persone, governo, imprese, industria e università.
Le smart city integrano e ottimizzano le condizioni di tutte le loro infrastrutture, tra cui strade, ponti, gallerie, ferrovie, aeroporti, porti, comunicazioni, acqua ed energia. Questo permette di programmare attività di manutenzione preventiva ed annuale, controllare gli aspetti di sicurezza e massimizzare i servizi offerti ai cittadini.
Dal punto di vista ambientale, le città intelligenti devono basare la loro programmazione sul concetto di inclusività sociale, che assicura equità e pari opportunità a tutti gli individui, indipendentemente dalla presenza di disabilità o povertà. Inoltre, devono promuovere la sostenibilità, intesa come un processo o uno stato che può essere mantenuto a un certo livello indefinitamente. In questo contesto, lo sfruttamento delle risorse deve garantire l’uso sicuro e rinnovabile del patrimonio naturale, comprese iniziative volte a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra.
Tutto ciò è possibile grazie alla rapida crescita delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni negli ultimi anni. Server, algoritmi e l’Internet of Things (IoT) sono diventati protagonisti. Le case domotiche sono gestite da mini-server che monitorano e controllano gas, luce, acqua e riscaldamento personalizzato. Si può comunicare e comandare il frigorifero a voce, che ci informa sulle quantità di cibo al suo interno e, se necessario, avvia la richiesta di ordine presso il supermercato convenzionato. I videocitofoni connessi al WiFi di casa sono in grado di riconoscere persone e animali tramite il riconoscimento facciale. Queste tecnologie contribuiscono in modo significativo a rendere la vita quotidiana più agevole e organizzata.
Il Wi-Fi mesh criptato interconnette l’abitazione, il condominio e l’area metropolitana, fornendo in tempo reale tutti i rapporti e i servizi tra il cittadino e lo stato. Non è più necessario spostarsi o perdere tempo per il disbrigo di documenti e pratiche: basta comunicarlo a voce, riconosciuta da dispositivi come Alexa o Google Home, per inoltrare la richiesta agli uffici competenti. Questa è la visione di una città intelligente, reattiva e personalizzata del futuro.
Perché è necessario creare “Canicattì due”, Smart
Canicattì è una città situata nella provincia di Agrigento, in Sicilia è un comune italiano di 34.900 abitanti . È situato a 465 metri sul livello del mare. Le sue coordinate geografiche sono: 37°21’36’’N 13°51’04E. Ha una superficie di 91,86 Km2 e una intensità di 380,91 ab /Km2 Il suo sindaco è rag. Vincenzo Corbo.
È conosciuta come la “Città del Vino” e della “Vite ad Alberello”. La città ha una storia ricca e affascinante, con radici che risalgono all’epoca romana.
Dal punto di vista economico, Canicattì ha avuto un ruolo importante nel settore agricolo, in particolare nella produzione di uva e vino. La città è famosa per la sua uva da tavola, in particolare la varietà “Italia”, che è esportata in tutto il mondo. Negli ultimi anni, tuttavia, la città ha subito una trasformazione economica, con un crescente interesse per le tecnologie e l’innovazione.
Sul fronte sociale, Canicattì è una comunità vibrante e accogliente. La città ospita numerosi eventi culturali e sociali durante l’anno, tra cui il famoso “Carnevale di Canicattì”. La città è anche conosciuta per la sua ospitalità e la sua cucina deliziosa.
In conclusione, Canicattì è una città con una storia ricca e un futuro promettente. Con il progetto “Smart City Canicattì 2”, la città è pronta a entrare in una nuova era di innovazione e progresso. Siamo entusiasti di vedere cosa riserva il futuro per questa affascinante città siciliana.
- Si è deciso di progettare, costruire, Canicattì2, per riportarla ad essere, come lo è stato nel passato, la stella polare delle attività commerciali siciliane con maggiore attenzione ad essere per il futuro il fulcro commerciale tra i paesi europei e quelli africani.
- Un altro motivo è che si presenta una unica e sola occasione di realizzarla senza spese per l’amministrazione locale. Si tratta, peraltro di un progetto che rientra infatti nelle attività previste e finanziate con i fondi del Recovery plan
Il testo del Recovery Plan è articolato in sei missioni, aree tematiche strutturali di intervento:
- digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
- rivoluzione verde e transizione ecologica;
- infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- istruzione e ricerca;
- inclusione e coesione;
- salute.
Benefici economici.
Superato il problema cruciale dei finanziamenti? E’ utile riuscire a valutare chiaramente i benefici di natura economica derivanti dalle applicazioni Smart City, oltre a quelli sociali. Per questo, l’Osservatorio Internet of Things ha sviluppato alcuni modelli di stima dei costi e dei benefici applicandoli come modello alla città di Milano.
Ne emerge che tutti i progetti analizzati si riescono a ripagare proprio grazie all’entità dei benefici:
- in 1-2 anni nel caso della Gestione dei parcheggi;
- in 2-5 anni per la Raccolta rifiuti;
- in 3-5 anni per l’Illuminazione intelligente;
- in 6-9 anni per le soluzioni di Smart Building. Si intende per smart building un concetto strettamente legato all’efficienza energetica e per riuscire a metterla in atto può basarsi principalmente su due sistemi: smart lighting, in grado di regolare i livelli di luce in base ai tempi ma anche in base ad altri elementi intelligenti; sistema HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning, ovvero riscaldamento, ventilazione in edifici pubblici.
A ciò si aggiungono i benefici legati ai migliori servizi alla comunità, alla sostenibilità e alla vivibilità., ogni city user potrebbe risparmiare l’equivalente di 3 giorni all’anno evitando di perderli alla ricerca di un parcheggio libero e si ridurrebbero le emissioni di anidride carbonica di oltre 60.000 tonnellate di CO2 all’anno, con impatti positivi sull’ambiente.
Sperimentare e investire.
In particolare, al sud. Nelle zone ancora poco trasformate c’è una potenzialità enorme di evolvere velocemente come territorio. Paradossalmente sono le situazioni più drammatiche che subiscono una spinta più forte per interventi di alta innovazione, il sud Italia in special modo a Canicattì nell’ agrigentino territorio incontaminato e pronto a ricevere le nuove tecnologie, abitato da persone tenaci e piene di risorse, Si trova vicina a Porto Empedocle, dove il rilancio del territorio empedoclino è in corso, con particolare riferimento all’area portuale, unico porto ad affacciarsi sul Mediterraneo, con l’obiettivo primario di trasformare il porto in una grande infrastruttura in grado di accogliere le navi di grossa crociera e di grande tonnellaggio per le merci .
Per quale motivo una città non dovrebbe diventare “smart” ma nascere “smart”?
Progettare una Smart City fuori dal centro urbano e precisamente in periferia, vuol dire, potere inserire al meglio tutte le caratteristiche progettuali che le nuove tecnologie ci offrono con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, e ai nuovi vettori energetici come l’idrogeno, il fotovoltaico e il nuovo nucleare. Così compiere un’opera imponente, moderna e nello stesso tempo radicale. Consideriamo i vantaggi nel costruire una città da zero, invece che intervenire su una già esistente. che rappresenta uno spreco economico (congestione, ritardi, disservizi, danni alla strada, rifacimento di opere presenti), un danno ambientale (rumori, emissioni, …) e sociale (incidenti, fastidi alle imprese e alle scuole, al tempo libero, …). La strada è la struttura urbana che permette 24 ore su 24 le relazioni presenti nella città (traffico, mobilità, rapporti di lavoro, parcheggi, incontri, ecc.). Un cantiere sulla strada può essere immaginato come un “corto circuito” al flusso vitale di quella parte urbana interessata. Una corretta pianificazione dell’opera può permettere di risparmiare circa il 50% sulle risorse usate durante la fase di edificazione, riducendone così l’impatto ambientale. Inoltre, scegliendo di inserire le tecnologie più all’avanguardia all’interno della struttura stessa della città, è possibile farne un laboratorio all’aperto, perfetto per la sperimentazione e lo sviluppo di nuova conoscenza, sempre in ambito tecnico-scientifico. Una città “intelligente” fin dalla sua origine, in cui sarà possibile ridurre al minimo gli sprechi. I progetti proposti hanno caratteristiche avveniristiche; tra queste una rete i cui sensori, presenti all’interno delle pareti di ogni edificio, raccolgono informazioni che vengono inviate a una struttura centrale che le elabora. In caso di incendio, per esempio, la pattuglia dei pompieri potrà essere indirizzata, grazie a queste informazioni, non solo verso il palazzo coinvolto, ma proprio verso la stanza avvolta dalle fiamme.
Ma che cosa si intende esattamente per Smart City, perché è così importante la sua realizzazione, quali sono i benefici per i cittadini?
Molteplici sono le definizioni che gli girano attorno, a volte senza concretezza a volte frammentarie e incomplete. Noi vogliamo affrontare l’opera nella sua interezza, senza tralasciare nulla al caso e scendendo nei più piccoli particolari, conferendo così all’ opera il massimo dei risultati di tutti quei requisiti tecnologici, scientifici, tecnici che la conoscenza umana fino ad oggi ci offre.
Dunque,
Volendo scendere nei particolari, con Smart City, o città intelligente si fa riferimento al monitoraggio e alla gestione degli elementi di una città (come mezzi di trasporto, illuminazione pubblica e parcheggi, impianti semaforici per far scattare il verde quando le ambulanze in codice rosso si trovano a 100 metri di distanza, diminuendo in questo modo i tempi di intervento e cosi aumentando la possibilità di salvare vite umane.
Le innovazioni tecnologiche danno un nuovo modo di vedere la realtà urbana, improntata sul confort e sull’efficienza energetica e su nuovi modelli tecnologici, come la creazione di Sottoservizi centralizzati per fare diventare una città più efficiente, ad esempio gli “SMART TUNNELS”
I suoi benefici sono quello di passare da una città tradizionale, caotica e disordinata a una città bene organizzata e principalmente ben gestita dall’intelligenza artificiale (IA).
Se ne citano alcune:
Ø ridurre i consumi energetici;
Ø ottimizzare la raccolta dei rifiuti;
Ø migliorare il trasporto pubblico;
Ø ridurre il degrado urbano.
Questi e altri molti benefici aiutano a far fronte alla crescita della popolazione urbana e a ridurre l’impatto delle città sull’ambiente e sull’inquinamento.
Per concludere
Grazie all’Intelligenza Artificiale (IA), l’industria 5.0 sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, introducendo sistemi avanzati capaci di analizzare enormi quantità di dati con una prospettiva predittiva o prescrittiva, simulando il pensiero umano. Questo nuovo modello di formazione, servendosi dell’IA e dei nuovi sistemi formativi, offre l’opportunità di formare tutti i giovani dell’hinterland canicattinese e di trovare un’occupazione dignitosa e confacente alle proprie aspettative. Questo processo interessa tutta la comunità, progettisti, falegnami, geometri, fabbri, carpentieri, ingegneri idraulici, architetti, ecc. senza pregiudizi o segno politico, perché non vi è ragione di fronte al bene comune che ne scaturisce per tutta la collettività. Grazie a questo nuovo modello di formazione, Canicattì può diventare una città all’avanguardia, con maggiore attenzione all’occupazione totale.
Francesco Giardina.