“Building the Future”

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Per farsi un’idea del progetto.

Dedicato a Piero Angela

Piero Angela è stato un grande divulgatore scientifico, che ha saputo trasmettere la sua passione per la scienza e il futuro a milioni di persone. Ha sempre creduto nel potenziale dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità della vita e la sostenibilità del nostro Paese. In un suo Post, ci ha lasciato un messaggio di speranza e di responsabilità: “Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese”. Purtroppo, non ha potuto vedere realizzato il suo sogno di una società più smart e più umana, che oggi sta diventando concreto con l’avvento sempre più crescente delle nuove tecnologie. Per questo, dedico il mio lavoro sulle smart city al grande maestro, ricordandolo con affetto e gratitudine. Grazie, Piero Angela, per averci insegnato a guardare al futuro con curiosità e ottimismo.

Prefazione

Per rendere attuabile il progetto è necessario creare un modello di una filiera produttiva composti da tanti tasselli, che nell’insieme costituiscono un complesso mosaico. Stiamo parlando di dare vita a una smart city.

Il progetto così organizzato, mira a creare una città che utilizza l’intelligenza artificiale (IA generativa) per gestire e analizzare tutti i flussi di dati generati all’interno della struttura. L’obiettivo è quello di creare sistemi capaci di apprendere e adattarsi alle situazioni utilizzando soluzioni tecnologiche per migliorare la gestione e l’efficienza dell’ambiente urbano, creato per affrontare le molteplici criticità che caratterizzano le società del ventunesimo secolo, tra cui lo scarso grado di integrazione del sistema dei prodotti culturali, la scarsa alfabetizzazione digitale, lo scarso senso di responsabilità dell’uomo cittadino e dell’uomo politico e la evidente corruzione dilagante ovunque. 

Obiettivo: Prodotto il modello e la filiera produttiva può essere replicato esattamente uguale, dall’Ucraina all’Europa e all’africa. Posizionando la Sicilia come hub principale.

Al seguito, per avere un’idea di alcune delle tante tecnologie abilitanti, applicate per il funzionamento smart in una city sono:

  • Internet of Things (IoT), che permette di collegare tra loro oggetti e dispositivi tramite sensori e reti wirelles
  • Big Data, che permette di raccogliere, analizzare e utilizzare grandi quantità di dati provenienti da diverse fonti;
  • Cloud Computing, che permette di accedere a servizi e applicazioni online senza bisogno di infrastrutture fisiche;
  • Smart Tunnel. Un tunnel sotterraneo che serve a ottimizzare e migliorare la gestione dei servizi cittadini come acqua, elettricità e comunicazioni, il drenaggio delle acque piovane e fognarie e una struttura stradale e ferroviaria.
  • Per progettare una smart city è necessario coinvolgere tutti gli attori coinvolti: pubblici, privati e cittadini. 
  • È possibile usare strumenti di finanziamento specifici per sostenere i progetti di sviluppo degli spazi urbani. 

Un esempio,

l’Humber River Hospital, a Toronto, è la prima struttura sanitaria digitalizzata al 100%. Grazie all’Intelligenza artificiale lo staff riesce a tenere sotto controllo tutti i flussi di dati

di Ruggiero Corcella

Quattrocento metri quadrati di pura tecnologia, in cui la componente umana – da 15 a 20 fra medici, infermieri, ingegneri clinici e informatici – si muove a proprio agio integrandosi con le soluzioni più avanzate di Intelligenza artificiale. Sulla «parete delle statistiche», 33 monitor integrati trasmettono informazioni aggiornate ogni 30 secondi su ogni minima attività: parametri vitali di ogni singolo paziente, disponibilità di posti letto, flusso dei gas medicali, percorsi di cura, affollamento del Pronto soccorso, carichi di lavoro nelle sale operatorie, nei reparti e nei servizi di supporto. Volete sapere a quale piano si trova adesso la barella del Ps o la sedia a rotelle dell’Ortopedia? Basta sbirciare su uno dei pannelli.

I 6 punti fondamentali su cui si articola il Progetto:

1.Smart Economy (Economia intelligente) La Smart Economy è definita come la base principale dello sviluppo urbano in una comunità intelligente. Questo modello si basa su una serie di concetti per promuovere lo sviluppo, la sostenibilità e l’attrattiva per nuovi investimenti;

  1. Smart People, (Persone Intelligenti). Per poter parlare di Smart City, risulta essere necessaria la componente umana è dal libero confronto, tra amministratori e cittadini, tramite la partecipazione, il dialogo, il coinvolgimento, l’interazione ed ascolto, che una città può essere definita “intelligente”;
  2. Smart Governance (La governance dell’innovazione) Smart Governance riguarda l’uso della tecnologia e dell’innovazione per facilitare e supportare un processo decisionale e una pianificazione avanzata. È associato al miglioramento dei processi democratici e alla trasformazione delle modalità di erogazione dei servizi pubblici.;
  3. Smart Living, (Vita Intelligente). Con Smart Living si intendono stili di vita basati sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ICT (Information and Comunicazioni Technologies). Tecnologie riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione (linee di comunicazione cablate e senza fili), i computer, le tecnologie audio-video e relativi software, permette agli utenti scambiati di creare, immagazzinare e informazioni. legate ai comportamenti del cittadino ed al consumo di energia ad essi connesso.
  4. Smart Mobility (Mobilità Intelligente). La smart mobility è l’opportunità di potersi spostare solo quando serve, in modo flessibile, integrato, sicuro, minimizzando il traffico, l’inquinamento, gli sprechi di tempo ed energia, ottimizzando i flussi ed efficientando i mezzi. In definitiva è un modo nuovo di concepire e organizzare la mobilità, con importanti implicazioni sociali e culturali per rispondere ai nuovi bisogni, cercando di soddisfare le mutanti esigenze di trasporto di persone e merci in maniera efficace, efficiente, sicura e sostenibile, è una mobilità “a misura di cittadino”, altamente tecnologica e a basso impatto ambientale. ;
  5. Smart Enviroment. (Ambiente Intelligente). Il termine Smart Environment riguarda concetti quali:
    1. Lo sviluppo sostenibile;
    2. La riduzione dei rifiuti prodotti da una determinata comunità tramiteil sistema automatico di raccolta dei rifiuti;
    3. La riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la limitazione del traffico;
    4. L’ottimizzazione dell’uso dell’energia in tutti gli ambiti in cui essa viene consumata;
    5. La razionalizzazione dei consumi negli edifici pubblici;
    6. I consumi della pubblica illuminazione;
    7. I sistemi di drenaggio;
    8. Il trattamento delle risorse idriche, e distribuzione in condotta dell’acqua ad uso potabile. In questo modo si può ridurre l’inquinamento da plastica;
    9. La promozione, protezione e gestione del verde urbano;
    10. la bonifica delle aree dismesse;

L’obiettivo è costruire un futuro più sostenibile, sicuro, certo e vivibile. Ma per quale motivo una città non dovrebbe semplicemente diventare “smart”, ma piuttosto nascere “smart”? Consideriamo i vantaggi di costruire una città da zero, piuttosto che intervenire su una già esistente.

Il progetto proposto ha una visione avveniristica: prevede una forma architettonica circolare, in cui tutto ciò di cui si ha bisogno si trova a 15 minuti da casa e a 30 minuti dal lavoro. Questo modello di città permette una ridotta emissione di CO2, un significativo risparmio di carburante e ore lavorative. L’architettura prevede condomini in classe energetica A++, che rispettano gli standard più elevati di efficienza energetica.

Progettare una Smart City in periferia, al di fuori del centro urbano, consente di integrare al meglio le innovazioni tecnologiche attuali, con una particolare attenzione all’intelligenza artificiale generativa e ai nuovi vettori energetici. Questi includono l’idrogeno, il fotovoltaico, il solare, il nuovo nucleare sicuro, la geotermia e le biomasse. Quest’ultime rappresentano un’importante fonte energetica rinnovabile, costituendo oltre il 79% delle fonti energetiche rinnovabili e il 30% circa dell’offerta mondiale di energia primaria.

All’interno di questa struttura, è possibile creare un laboratorio, ideale per la sperimentazione e lo sviluppo di nuove tecnologie e conoscenze. Una città “intelligente” fin dalla sua origine permette di ridurre al minimo gli sprechi e di gestire efficacemente le risorse umane, formando giovani talenti e reinserendo disoccupati con reddito di cittadinanza.

Una caratteristica fondamentale del progetto è lo “SMART TUNNEL”, un tunnel che convoglia e gestisce i sottoservizi in un unico punto, eliminando la necessità di scavi frequenti e risparmiando risorse. Questa struttura riduce notevolmente l’impatto ambientale e i danni alla strada, evitando anche gli inconvenienti legati a cantieri stradali.

Smart Tunnel per i sottoservizi della città dell’Aquila.

Infine, le smart city apportano diversi benefici:

  1. Migliorano la salute e la qualità di vita, offrendo ambienti salubri e servizi avanzati.
  2. Aumentano la sicurezza, grazie a sistemi di monitoraggio e controllo efficienti.
  3. Stimolano l’economia, attirando talenti e creando opportunità lavorative.

In sintesi, una Smart City non è solo un progetto architettonico, ma un modello di sviluppo sostenibile e innovativo per il futuro

La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è necessaria e richiede una trasformazione dell’intera economia. Tutte le aziende saranno profondamente influenzate da questo cambiamento. Anche se la transizione sarà inevitabilmente complessa e difficile, è essenziale per costruire un’economia più resiliente che porti benefici a un maggior numero di persone. In qualità di competente in transizione ecologica, mi impegno ad aiutare, Amministratori pubblici, operatori economici, ambientalisti, esperti di tecnologia, cittadini interessati al futuro a gestire e a cogliere le opportunità associate alla transizione, offrendo una piattaforma olistica di soluzioni di dati e analisi dei processi progettuali.

Grazie.